“Immaginazione” è uguale a “intuizione”?

Credo che sia opportuno portare alla Luce (LUX-FERRE) il chiaro e vero significato di due vocaboli molto importanti: immaginazione e intuizione.

Immaginazione è uguale a intuizione?
La risposta è decisamente negativa! Infatti:

IMMAGINARE, dal latino IMAGINARI, da IMAGO, significa “configurare”, cioè “modellare”, “dare forma”, “dare figura” ad immagini nella propria mente; ideare, fingere, supporre;

INTUIRE deriva dal latino INTUERI, composto dalla particella IN, “dentro”, e TUERI, “guardare”.
Quindi, “vedere dentro”,  “guardare dentro attentamente” (Socrate docet).

Pertanto,  nel fare ricerca, in qualunque campo essa si svolga, si può percorrere:

  • una via segnata da un’idea, da una supposizione o da una finzione, cioè “fare finta che sia”, peggior approccio, quest’ultimo, perché manipolativo cioè tendente a “modellare” i fatti a sostegno della propria idea figurativa; tecnica persuasiva utilizzata nella comunicazione/educazione dei bambini e, quindi, estranea al giusto e corretto rapporto tra adulti previsto e ben configurato dalla PNL;
  • un sentiero illuminato dal “sentire” e “vedere” ciò che è dentro di noi, da seguire con determinazione ma, nello stesso tempo, con umiltà, con verifiche e controlli lungo tutto il percorso.

Ovviamente ognuno è libero di fare il percorso che vuole,  io rispetto chi segue una via diversa dalla mia, ma questo non significa che io la condivida, men che meno che la convalidi: sarei falso e incoerente, in disarmonia con me stesso.

Quindi e in estrema sintesi, in relazione alle mie pubblicazioni e agli argomenti da me trattati, mi rendo disponibile, con piacere, a dialogare e dibatterne i contenuti, ma solo se  frutti di un percorso  generato dalle intuizioni e non dalle immaginazioni.

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2 risposte a ““Immaginazione” è uguale a “intuizione”?”

  1. Grazie, sempre, per i contributi seri e circostanziati da fatti che proponi. Ogni volta è una scoperta… interiore, è chiaro.
    Ma se posso, partendo dalla radice latina che hai citato in epigrafe di questo tuo scritto, lux ferre, (fero, fers, tuli, latum, ferre – il verbo più irregolare dei verbi latini) che si traduce appunto portare, vorrei chiederti quanto segue:
    Lucifero, che è il simbolo, o se vuoi la radice, del “male”, appunto composto dalla stessa etimologia, lux e ferre, ossia il portatore di luce, è un simbolo vicino al cristo ( io sono la via, la verità e la vita, dunque la luce del mondo) o è, come ci insegnano, il capo dei diavoli?
    E come si collega con Satana (pure lui messo a capo della legione demoniaca), che è un sinonimo, anche se la radice ebraica significa l’avversario?
    Grazie!

    1. Ciao Massimo, i tuoi apprezzamenti sono per me energia per il proseguimento della divulgazione delle mie conoscenze.
      Risponderei volentieri ai quesiti che mi poni, ma lo spazio qui a disposizione non è adatto ad una completa argomentazione.
      Ti rimando, pertanto, laddove ho fatto un’ampia e documentata trattazione del tema: nelle pagg. 221-223 del mio Schiavi degli Dei della Drakon edizioni.
      Buona lettura.

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