La prostituzione religiosa

La prostituzione sacra (o prostituzione del tempio o prostituzione religiosa) è un rituale sessuale che consiste principalmente in un rapporto sessuale o in un’altra attività di tipo erotico svolta nel contesto del culto religioso predominante, in prevalenza all’interno degli stessi luoghi di culto, forse come forma di rito di fertilità e del “matrimonio divino” o ierogamia.

Molto interessante e descrittivo di questo tipo di rituale, è quanto ci racconta Erodoto nel suo Storie 1.199

«Infine, la più turpe delle usanze babilonesi è la seguente: ogni donna del paese deve andare nel santuario di Afrodite una volta nella sua vita e unirsi a un uomo straniero. Molte, sdegnando di mescolarsi con le altre, superbe come sono delle loro ricchezze, si fanno portare al tempio su carri coperti e si pongono lì, seguite da numerosa servitù.
Le più invece fanno così: nel santuario di Afrodite si mettono sedute molte donne con una corona di corda attorno al capo; le une vengono, le altre vanno. In tutte le direzioni ci sono passaggi diritti in mezzo alle donne e passandovi attraverso gli stranieri scelgono.
Quando una donna ha preso posto lì non torna a casa prima che uno degli stranieri, gettatole in grembo del denaro, non si sia unito a lei fuori del tempio. Gettando il denaro egli deve dire queste parole: «Io invoco la dea Militta».
Gli Assiri chiamano infatti Militta Afrodite
(già Ishtar per i Babilonesi e Inanna per i Sumeri  – n. personale).
La somma di denaro è quella che ciascuno vuole, poiché certo la donna non lo respingerà – e non è lecito – perché questo denaro diventa sacro. La donna segue il primo che le abbia gettato del danaro e non respinge nessuno.
Dopo essersi unita all’uomo e aver così adempiuto l’obbligo verso la dea torna a casa, e da allora in poi non daresti mai tanto da poterla possedere.
Quelle che hanno un bell’aspetto fisico presto se ne vanno, mentre quelle di loro che sono brutte rimangono per molto tempo, non potendo soddisfare la legge; e alcune fra loro rimangono anche per un periodo di tre o quattro anni. Anche in alcune zone di Cipro c’è un’usanza simile a questa.
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Afrodite – Museo del Louvre, Parigi.