Le dimenticate origini della Festa del…

Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi.
Una festa laica di cui a lanciare l’idea fu il congresso della Seconda Internazionale, riunitosi in quei giorni nella capitale francese.
Si trattò di una scelta simbolica, una commemorazione. Infatti, tre anni prima, il 1° maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.
Ma, per avvicinare alle celebrazioni il mondo cattolico, nel 1955, in Italia, Papa Pio XII istituì anche la festa di San Giuseppe Lavoratore, da festeggiare, ovviamente, lo stesso giorno, il 1° maggio; si trattò di un’azione mirata e voluta per “richiamare” le folle alla venerazione del sacro e tralasciare il profano.
Che la Chiesa sia riuscita o meno e se tanto o poco nel suo intento di governare i popoli (potere temporale), non sta a me dirlo: io sono un ”maniaco ricercatore delle origini”.
Pertanto, è a tal proposito che condivido con voi quanto è di mia conoscenza, in merito alle origini della festa del 1° maggio.
La ricorrenza in questione ha origini molto antiche: risalgono ai rituali celtici praticati dai druidi nell’antica Irlanda e in Gallia.
Le fonti storiche gaeliche ci dicono che i druidi, sacerdoti delle antiche popolazioni celtiche, accendevano dei falò sulla cima dei colli e vi facevano passare attraverso il bestiame del villaggio sia in segno di buon augurio che per purificarlo. Anche le persone attraversavano i fuochi, allo stesso scopo.
Questa festività prende il nome di Beltane, letteralmente “fuoco di Bel”, ed è la festa della divinità panceltica omonima il cui significato, in antico irlandese, è “fuoco luminoso”.
Questa antica tradizione trova ancora applicazione anche in Italia, dove per l’occasione si fanno i cosiddetti “fogheracci”, ma è anche una celebrazione dell’avvento di “Madonna Primavera” onorata, per esempio, ad Assisi: una bellissima festa in costume medievale a cui partecipai tempo fa, conosciuta come “Festa di Calendimaggio”.
Mi fermo qui.
Ovviamente, dati i riferimenti che ho esposto sinteticamente, chi vorrà potrà approfondire l’argomento e “scoprire” come tale festa sia una celebrazione di alto rispetto della natura che ci circonda, un rispetto che tutti dovrebbero riapprendere, un rispetto che non è né di destra, né di sinistra, né di centro, perché la Natura è universale.
Perché la Natura è di tutti.
Perché la Natura è Tutto! 🙏☀️💙
(c) Biagio Russo