Noi, chi siamo?

Perché la nostra presenza, qui, ora?
Il perché della nostra esistenza, per chi…?
Tante e altre sono le domande sulla nostra provenienza che spesso ci poniamo senza trovare una spiegazione o delle risposte chiare che non siano le solite fornite dall’antropologia, mediante la teoria darwiniana o dalle religioni.
Noi… chi siamo?
È la domanda che sintetizza la nostra voglia di sapere.
Ma non c’è sapere se non c’è Conoscenza, la conoscenza storica della nostra esistenza, quella che si ottiene cercando, scavando, analizzando, verificando, con tenacia, passione e determinazione. Ma soprattutto predisponendoci senza preconcetti o retaggi alle risposte che si troveranno sul sentiero della ricerca, nella consapevolezza che per comprendere il presente, “Noi… chi siamo?”, dobbiamo conoscere il passato, “Da dove veniamo”, quel passato fin troppe volte ammantato dal velo del segreto o volutamente fatto cadere nell’oblio.
Sempre e ancora con la consapevolezza che quel “velo” non è inamovibile e l’oblio, sebbene sia una dimenticanza duratura, non lo è per sempre, è un fenomeno che si può invertire. Sempre che lo si voglia…

Come nel mio precedente libro “Schiavi degli Dei”, anche questa volta, in “Uomini e Dei della Terra”, il mio intento è guidare il lettore alla ricerca delle verità perdute. Come? Mediante una gran mole di documentazione inedita da me accumulata durante le mie personali ricerche che, ormai, si protraggono da oltre 45 anni.
Avremo modo di viaggiare nel passato per tornare al presente con una nuova luce, dopo aver raccolto i nostri reperti storici, le nostre testimonianze antiche e fatte le nostre scoperte.
Solo così potremo guardare al futuro, “Dove andiamo”, ma soprattutto “Dove possiamo andare”…
Perché vedremo che dipende solo ed esclusivamente da noi!
Un percorso affascinante, accrescitivo e dai contenuti mai esposti prima.

Biagio Russo

 

clicca sull’immagine per informazioni di acquisto

———————————————————————————————–

 

Due strade trovai nel bosco

Ci teniamo tutti a essere accettati, ma…
dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri,
anche se ad altri sembrano strani e inverosimili,
anche se il gregge può dire: “Dici baaalle!”
Come disse Frost:
“Due strade trovai nel bosco…
io scelsi quella meno battuta
ed è per questo che sono diverso…”

 

Tutte le cose sono state già dette

Io non ho mai aspirato “ai” libri, aspiro “al” libro.
Scrivo perché credo in “una” verità da dire.
Se e quando torno a scrivere
non è perché mi accorga di “altre” verità che si possono aggiungere,
e dire “in più”, dire “inoltre”,
ma perché sento qualcosa che continua a mutare nella verità.
Quel “qualcosa” esige che non si smetta mai di ricominciare a dirla.
Tutte le cose sono state già dette;
affinché l’ascolto “attecchisca” e “il seme germogli”,
occorre sempre ricominciare.