La vita è come un viaggio in treno…

“La vita è come un viaggio in treno con le sue stazioni, i suoi cambi, i binari, i suoi incidenti.

Nel nascere saliamo in treno e ci troviamo con i nostri genitori e crediamo che sempre viaggeranno al nostro fianco, ma in qualche stazione loro scenderanno lasciandoci viaggiare da soli.

Nello stesso modo nel nostro treno saliranno altre persone significative: i nostri fratelli, amici, figli e anche l’amore della nostra vita. Molti scenderanno e lasceranno un vuoto permanente… altri passeranno inosservati!

Questo viaggio sarà ricco di gioie, dispiaceri, fantasie, attese e saluti.

La riuscita di questo viaggio consiste nell’avere una buona relazione con tutti passeggeri, nel dare il meglio di noi stessi.
Il grande mistero è che non sappiamo in quale stazione scenderemo, per questo dobbiamo vivere nel migliore dei modi, amare, perdonare, offrire il meglio di noi.
Così…
quando arriverà il momento di scendere…
lasceremo dei bei ricordi agli altri passeggeri…”

Le apparenze

Non fidarti delle apparenze…

Un orologio fermo segna l’ora esatta due volte al giorno.

Delusione, illusione o inganno?

“Delusione” deriva dal verbo latino “deludĕre”, cioè “prendersi gioco”; da “ludus” (gioco).
Si rimane delusi quando sono venute meno delle aspettative, sia riferite a eventi che a persone: “Facevo molto affidamento su di te, ma mi hai deluso!”
Spesso la delusione viaggia a braccetto con l’illusione o l’inganno, ma in verità sono eventi causa che determinano il sentimento di quell’emozione, la delusione, che ne è una conseguenza e può essere più o meno intensa: essere delusi, essere profondamente delusi, ecc.
Ciò premesso, sappi che:
le persone non ci deludono, siamo noi che le sopravvalutiamo, loro sono quello che sono sempre state, eravamo noi che avevamo bisogno di vederle superiori.

Non affidarti agli altri, conta su te stesso, abbi fiducia nella tua forza, si te stesso, sempre.
Non permettere a qualcuno di dirti cosa devi pensare, non mettere la tua mente nelle mani di altri.
Non smettere mai di imparare.
Non crearti aspettative, immagina i tuoi desideri come se fossero già e lascia che tutto scorra.
Ricorda…
Nessuno può sentirsi superiore agli altri, tu sei unico!

Soprattutto, non chiudere mai il cuore, ma lascia aperto il cervello.
Non si sa mai…

© Biagio Russo, liberamente ispirato dai libri Schiavi degli Dei e Uomini e Dei della Terra – 2010/2016 Ed. Drakon edizioni.

Viaggi “fuori dal corpo”

Tutti gli esseri umani entrano nello stato di “fuori dal corpo” durante il sonno.
Andare a dormire, crollare addormentati, assopirsi è semplicemente un processo di andare fuori fase rispetto allo spazio-tempo fisico; quando ciò accade, i vari stadi si spiegano se visti da tale prospettiva.
Il sonno profondo o “delta” rappresenta il punto in cui la coscienza è completamente distaccata dalla realtà fisica,  di conseguenza il corpo fisico opera su base autonoma con “sistemi di allerta” per richiamare la coscienza se necessario; una forte vibrazione, uno scatto o una contrazione muscolare del corpo è la conseguenza del “rapido rientro”.
Il fatto che la maggior parte delle coscienze umane non ricordi o non riesca a richiamare alla memoria queste escursioni notturne è una prova insufficiente per poter affermare che non si verifichino.

“Immaginazione” è uguale a “intuizione”?

Credo che sia opportuno portare alla Luce (LUX-FERRE) il chiaro e vero significato di due vocaboli molto importanti: immaginazione e intuizione.

Immaginazione è uguale a intuizione?
La risposta è decisamente negativa! Infatti:

IMMAGINARE, dal latino IMAGINARI, da IMAGO, significa “configurare”, cioè “modellare”, “dare forma”, “dare figura” ad immagini nella propria mente; ideare, fingere, supporre;

INTUIRE deriva dal latino INTUERI, composto dalla particella IN, “dentro”, e TUERI, “guardare”.
Quindi, “vedere dentro”,  “guardare dentro attentamente” (Socrate docet).

Pertanto,  nel fare ricerca, in qualunque campo essa si svolga, si può percorrere:

  • una via segnata da un’idea, da una supposizione o da una finzione, cioè “fare finta che sia”, peggior approccio, quest’ultimo, perché manipolativo cioè tendente a “modellare” i fatti a sostegno della propria idea figurativa; tecnica persuasiva utilizzata nella comunicazione/educazione dei bambini e, quindi, estranea al giusto e corretto rapporto tra adulti previsto e ben configurato dalla PNL;
  • un sentiero illuminato dal “sentire” e “vedere” ciò che è dentro di noi, da seguire con determinazione ma, nello stesso tempo, con umiltà, con verifiche e controlli lungo tutto il percorso.

Ovviamente ognuno è libero di fare il percorso che vuole,  io rispetto chi segue una via diversa dalla mia, ma questo non significa che io la condivida, men che meno che la convalidi: sarei falso e incoerente, in disarmonia con me stesso.

Quindi e in estrema sintesi, in relazione alle mie pubblicazioni e agli argomenti da me trattati, mi rendo disponibile, con piacere, a dialogare e dibatterne i contenuti, ma solo se  frutti di un percorso  generato dalle intuizioni e non dalle immaginazioni.

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Lo spirito, il soffio vitale e…

Noi, esseri senzienti e coscienti, siamo una realizzazione assolutamente complessa: come tutti gli esseri viventi che popolano questo pianeta, siamo corpo – l’aspetto fisico – e psiche – il modo di agire, reagire ed interagire con l’ambiente, secondo l’accezione psicologica.

L’uomo, però, possiede qualcosa in più, “lo spirito”, “il soffio vitale”, “l’anima”, “il sé”, ciò che in lingua sanscrita, negli antichi testi orientali, è indicato con il termine atmàn: una parte del Brahman, la Grande Energia fonte della forza onnipotente.

L’atmàn, di cui gli Antichi Maestri ci hanno tramandato il valore…
risiede nel cuore.

Usa il Cuore, è il tuo potere. E Tutto arriverà da sé!

(c) Biagio Russo – Uomini e Dei della Terra – Drakon edizioni 2016

Nell’antichità si diceva che il Cuore…

Nell’antichità si diceva che il cuore fosse la sede dell’intelligenza proprio perché veniva assimilato alla dimora dell’Intelligenza Universale. La parte finale dei Veda, le Upaniṣad narrano:

« Nel Brahma-Pura, sede di Brahma, vi è un piccolo “loto”, dimora nel quale c’è una piccola cavità, occupata dall’Etere; si deve cercare Ciò che risiede in questo luogo e Lo si riconoscerà…

Questo Principio che sta nel cuore è più piccolo di un chicco di riso, più piccolo di un chicco d’orzo, più piccolo di un chicco di senape, più piccolo di un chicco di miglio, più piccolo di un germe racchiuso in un chicco di miglio; questo Principio che sta nel cuore è anche più grande della Terra, più grande dell’atmosfera, più grande del cielo, più grande di tutti questi mondi messi assieme. »

Dell’Invidia

Il termine “invidia” proviene dal latino invidia, derivazione di invĭdus da IN – VIDERE, cioè “invidiare”, di cui IN è sopra, e VIDERE è vedere, guardare; perché l’invidioso guarda con occhio bieco e iroso l’altrui felicità, in ogni campo, e bada a tutti i difetti ed alle piccole cose di quello a cui porta invidia per fargliene debito, nella consapevolezza che non potrà essere mai alla sua altezza, come lui.

L’invidia – Giotto

In effetti l’invidia è quel sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità.

In sintesi, l’invidia è tristezza e dolore che provano alcuni al vedere l’altrui bene, l’altrui felicità.

Certe persone non ti odiano perché hai fatto qualcosa di male, ma semplicemente perché hai fatto qualcosa meglio di loro. Ma perché?
La risposta non è esplicitamente riportata nei periodi precedenti, c’è molto di più ed è nel profondo di codeste persone, così definite, invidiose.

Diceva Oscar Wilde:
“L’invidia è quel sentimento che nasce nell’istante in cui ci si assume la consapevolezza di essere dei falliti.”
Bhè, c’è andato giù un po’ duro, ma vicino.
L’atteggiamento da parte della persona invidiosa genera un degrado spirituale, un’energia pesante e negativa. Ci sono segni da notare quando sei invidiato e quindi  “derubato”energicamente. Sensazioni fisiche come la stanchezza che sorge dal nulla, angoscia come se fossi minacciato, un terrore non identificato.

Tu comunque…
Sii accorto. Distanziati da codeste esistenze.  Non tentare di cambiarle, non ci riuscirai, devono farlo da sole – chissà se mai ce la faranno. Questo è nell’Ordine delle cose.
Proteggiti!
Devi lavorare sulla tua autostima, sul tuo atteggiamento interiore e quello emotivo;
devi possedere te stesso lavorando sulla tua fiducia in ciò che sei e ciò che desideri;

altrimenti, le tue carenze energetiche diventano un portone d’ingresso facile da varcare e questa energia invidiosa può farti del male.
Quando ti senti più sicuro di te, provi un benessere gratificante e risparmi più energia.

Fai le tue scelte e sopportane le conseguenze, la tua energia sarà tutta tua e sarai…
Irremovibile.

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Quando…

“Quando ti senti triste…
Siediti e dai pacche alle tue gambe, ti ricorderà com’è il battito del tuo cuore.

Quando non capisci nulla…
Accendi una candela o un incenso, arriverà chiarezza alla tua anima.

Quando hai paura…
Entra in contatto con la natura, chiudi gli occhi e riceverai la tranquillità che emana dalla sua essenza.

Quando senti attaccamento…
Dillo al fuoco, è maestro a trasmutare stati d’animo.

Quando ti senti bloccato…
Parla con tua sorella acqua, lei sa di movimenti, scorre e non si aggrappa a nulla.

Quando i tuoi pensieri non ti lasciano mai…
Presta attenzione al tuo respiro, ti ricondurrà al momento presente.

Quando perdi la tua connessione…
Parla con te, con il tuo io superiore, lui ti ricorderà da dove vieni.

Quando senti i desideri di morire…
Parla con la terra, lei sa di rinascite.

Ma non sentirti mai solo.
Sei accompagnato dagli astri, dalla natura, dagli altri che usano un costume proprio come te per vivere su questa terra.
Connettiti con la natura.”
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Connettiti con il Cielo, connettiti con Tutto.
Connettiti con te.

Grazie Nimue

Ebrei ispirati dai Sumeri

La scoperta di tradizioni identiche, ma antecedenti alla teologia israelita, dimostra l’ebreizzazione di antichi miti. “Tutte le leggende mesopotamiche circolavano anche nella terra di Canaan prima dell’invasione ebraica”, afferma nella sua indagine critica lo studioso E. Lipinsky.
Per dovere di cronaca storica, i Sumeri non possono aver influenzato gli Ebrei direttamente, molto semplicemente perché essi cessarono di esistere molto prima della comparsa degli Ebrei.
Ciò premesso, non c’è dubbio, però, che i Sumeri influenzarono profondamente i Cananei, che precedettero gli Ebrei in quella terra che divenne nota più tardi con il nome di Palestina, nonché, ovviamente, i loro vicini, come gli Assiri, i Babilonesi, gli Ittiti, gli Urriti e gli Aramaici.
Il resto è storia.